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Dlgs correttivo Codice appalti
martedì 3 Dicembre 2024

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Confindustria, in via generale, esprime apprezzamento per la ratio ispiratrice del provvedimento che chiarisce, specifica e attua alcune disposizioni che hanno presentato criticità applicative, con particolare riferimento agli allegati, in modo da agevolare il rilancio strutturale degli investimenti pubblici.

La recente riforma del Codice dei contratti pubblici ha l’onere di supportare un cambio di passo e creare le condizioni per una maggiore capacità di spesa delle risorse pubbliche, ma anche una capacità di investimento adeguata ad accompagnare la transizione tecnologica, digitale e sostenibile del Paese, anche nella fase post PNRR.

In tale logica, nei contenuti dello schema di decreto correttivo permangono alcune criticità, che minano il perseguimento degli obiettivi espressi nei tre “super principi” sui quali si incardina il Codice appalti: il principio di risultato, di fiducia e di accesso al mercato.

L’applicazione dei principi di risultato e fiducia non può consentire all’Amministrazione di violare i criteri che rappresentano il fondamento delle procedure di gara, ossia la tutela della concorrenza e la par condicio competitorum.

È pertanto necessario intervenire su specifici profili con delle modifiche ad hoc volte ad introdurre i correttivi necessari a garantire una migliore gestione degli investimenti pubblici, nonché una maggiore apertura del mercato e tutela della concorrenza.

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